Pre-Eg. n. 18. Di 6 versetti.
Il nome
della sura deriva dal vers. 1.
I
notabili meccani, nel tentativo di limitare i danni che paventavano
all’economia e alla potenza Quraysh in conseguenza alla predicazione di
Muhammad (pace e benedizioni su di lui) proposero un ridicolo compromesso
all’Inviato di Allah: un anno tutti quanti avrebbero adorato il Dio Unico
(gloria a Lui l’Altissimo) e un anno gli dèi.
Il Profeta rifiutò nettamente la proposta e
questa sura fu rivelata per ribadire l’assoluta impossibilità di
mercanteggiare sui precetti dell’Altissimo (gloria a Lui), l’improponibilità
di ogni sincretismo religioso, della conciliazione dottrinale tra le religioni e
la conseguente specificità del rito che impedisce ogni concelebrazione
interreligiosa.
In nome
di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1.
Di’: «O miscredenti!
2.
Io non adoro quel che voi adorate
3.
e voi non siete adoratori di quel che io adoro.
4.
Io non sono adoratore di quel che voi avete adorato
5.
e voi non siete adoratori di quel che io adoro:
6. a voi la vostra religione, a me la mia».